Il ruolo centrale dell’olio extravergine di oliva italiano
Il ruolo centrale dell’olio extravergine d’oliva nella cucina mediterranea è un tema di discussione che attraversa il tempo, poiché questo prodotto deve rispettare standard rigorosi. Con un tasso di acidità inferiore allo 0,8% e caratteristiche peculiari come amarezza, fruttuosità e piccantezza in gola, l’olio d’oliva è molto più di un semplice condimento: è un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria e della qualità.
Tempo fa il tema dell’olio extravergine d’oliva ha catturato l’attenzione di Sergio Silvestris, eurodeputato del Pdl e membro della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo. Silvestris, con determinazione, ha sottolineato l’importanza di garantire che i ristoranti europei offrano solo bottiglie di olio d’oliva debitamente etichettate, respingendo l’uso di anonime oliere. La proposta di estendere la normativa italiana a tutti i Paesi dell’Unione Europea era motivata non solo dalla tutela dei consumatori ma anche dal sostegno ai produttori nazionali.
Questa normativa si ricollegava a un Piano d’azione sull’olio d’oliva, mirato a preservare l’eccellenza del settore attraverso interventi nella promozione, nella filiera e nei controlli di qualità.
Olio extravergine di oliva al centro di una crisi da combattere
Parallelamente alle preoccupazioni sulla qualità dell’olio, dal 2014 è emersa un’altra crisi: una drastica riduzione della produzione di olive. Coldiretti segnalava una perdita dell’80%, equivalente a 160.000 tonnellate di olive in meno e 20.000 tonnellate di olio in meno. Questo scenario minacciava oltre 25.000 imprese agricole su 45.000 ettari di terreno. Anche per questo motivo è importante, nel settore, non abbassare mai la guardia, in modo da tutelare l’intera filiera, dal campo al consumatore.
Già nel luglio di dieci anni fa Coldiretti aveva sollevato l’allarme, chiedendo monitoraggi e misure di emergenza. L’associazione agricola esortava le autorità regionali a riconoscere lo stato di calamità naturale e attivare interventi compensativi. La situazione, negli anni a seguire e fino ad oggi, non è migliorata. Anzi, a causa dei cambiamenti climatici, la quantità di olive raccolte, in Italia, ogni anno diminuisce.
Extravergine di oliva, fondamentale per la salute
Ma l’extravergine di oliva resta uno dei tesori della tavola. E non bisogna sottovalutare l’aspetto salutare legato al suo consumo, come confermato dal presidente della Lilt di Pescara, Marco Lombardo, il quale evidenzia che seguire uno stile di vita corretto, praticare attività sportiva e adottare un’alimentazione sana può contribuire a prevenire le malattie. L’olio extravergine d’oliva, ricco di polifenoli, viene presentato come un antitumorale per eccellenza. Insomma, l’olio extravergine d’oliva è risorsa preziosa e salutare, nonché culturale. La sua tutela e promozione richiedono l’impegno congiunto di produttori, legislatori e consumatori, affinché possa continuare a riempire le tavole con la sua eccellenza mediterranea. L’extravergine di oliva ha una lunga storia che affonda le radici nelle antiche civiltà del Mediterraneo. Paesi come l’Italia, la Grecia e la Spagna sono noti per la produzione di olio di oliva di alta qualità, mantenendo vive le tradizioni millenarie di coltivazione e spremitura delle olive. Questa lunga storia è una testimonianza della passione e della dedizione necessarie per produrre un olio così pregiato. Oltre al suo sapore unico, l’extravergine di oliva è associato ad una riduzione del rischio di malattie cardiache e contribuisce a mantenere bassi i livelli di colesterolo. Inoltre, contiene vitamine essenziali come la vitamina E, che svolge un ruolo fondamentale nella protezione delle cellule del nostro corpo.
Il mondo olivicolo per la tutela dell’extravergine d’oliva
Ogni anno il mondo dell’olio extravergine d’oliva italiano si unisce, in un’atmosfera di eccitazione e anticipazione, nel Premio Ercole Olivario, una manifestazione di prestigio che celebra le eccellenze dell’oro verde italiano. Questa competizione nazionale rappresenta uno dei momenti più significativi per l’industria, mettendo in risalto non solo la qualità dell’olio, ma anche l’innovazione e la diversità all’interno del settore
In aggiunta alle competizioni e alle premiazioni, il Premio Ercole Olivario offre un’importante piattaforma di apprendimento e condivisione di conoscenze attraverso incontri formativi. Questi eventi, organizzati in collaborazione con i principali attori della filiera agricola, forniscono un’opportunità unica per le aziende partecipanti di approfondire le proprie conoscenze e di condividere esperienze nel mondo complesso e affascinante dell’olio extravergine d’oliva.
Organizzato dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura in collaborazione con la Camera di Commercio di Perugia, il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e il ministero dello Sviluppo Economico, il Premio riflette l’impegno delle istituzioni italiane nel promuovere e valorizzare l’industria dell’olio extravergine d’oliva. L’olio extravergine di oliva, con sua reputazione di alta qualità e autenticità, contribuisce a posizionare l’Italia come uno dei leader nella produzione a livello internazionale.
Conclusioni
In conclusione, l’olio extravergine di oliva italiano è veramente uno dei pilastri dell’agroalimentare del Paese, un tesoro che unisce tradizione e innovazione. La sua eccellenza, la diversità delle sue varietà e la sua versatilità in cucina ne fanno un protagonista imprescindibile nel mondo.